La pratica del tatuaggio era diffusa in moltissime civiltà antiche come un modo per identificare il proprio ruolo nella comunità e comunicare con essa. Gli aztechi, che sono vissuti circa 600 anni fa, sono una delle tribu che ha raggiunto i massimi livelli di decorazione della pelle e ci hanno lasciato una vastissima eredità di simboli e immagini da cui trarre ispirazione. Possiamo perfino affermare che elevarono la tecnica del tatuaggio a vera e propria arte, riuscendo ad eseguire disegni molto intricati e tutti differenti tra loro.
Alcuni di questi disegni erano sacri per gli aztechi.
La maggior parte di essi infatti aveva significati religiosi e spirituali ed erano strettamente connessi con l’adorazione degli dei nel pantheon locale, attività che ricopriva gran parte della giornata degli aztechi. Il dio più importante era Huitzilopochtli, dio della guerra, del sole, protettore dei cieli e dispensatore di vita. Huitzilopochtli veniva generalmente raffigurato come un colibrì, o come un guerriero con armatura ed elmo fatti delle sue piume. Le gambe, le braccia e la parte inferiore del volto erano dipinte di blu, mentre la metà superiore era completamente nera
Oltre al copricapo sountuoso è sempre accompaganto da uno scudo circolare e da un serpente turchese. Connesso simbolicamente con il sole, Huitzilopochtli era anche simbolo della resurrezione e della vita dopo la morte. Gli aztechi credevano che si dovesse nutrire continuamente perché era l’unico modo di tenere la terra in movimento. È per questo che giornalmente i sacerdoti compivano sacrifici umani nel grande tempio della loro capitale, Tenochtitlan.
Il pugnale cerimoniale azteco, utilizzato per i sacrifici nel nome del dio sole è chiaramente un soggetto molto popolare per un tatuaggio, così come Tezcatlipoca, una divinità centrale nella religione azteca, conosciuta come il dio creatore. Nella maggior parte dei casi, viene raffigurato con la lingua di fuori così come accadeva, dall’altra parte del mondo, nelle civiltà maori.
Quetzalcoatl, il dio serpente piumato, era adorato sia dai Maya che dagli Aztechi. Veniva considerato allo stesso modo come il dio della vegetazione, del vento, della pioggia, patrono dei sacerdoti, dei mercanti, della conoscenza, dell’agricolutra e dell’arte.
Altri soggetti molto popolari di questa straordinaria cultura sono le aquile, e la ruota del calendario azteco. Curiosamente, il tatuaggio non era riservato solo agli adulti, ma veniva praticato anche ai più giovani.
I disegni sono stilizzati, ma ricchissimi di mizuziosi dettagli, esattamente come lo era la loro arte, sia per quanto riguarda le sculture, che per i filati. Generalmente si preferisce il bianco e nero, perfetti per enfatizzare i dettagli che vengono realizzati con diverse ore di sedute.
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